Skip to content
800-011630[email protected]

Diventa cliente

Soluzioni Wholesale

Area riservata

Facebook page opens in new windowTwitter page opens in new windowLinkedin page opens in new window
TeamEis
Sistemi telefonici in cloud, sicurezza Informatica e soluzioni di connettività
TeamEisTeamEis
  • Team Eis
    • Chi siamo
    • Il nostro team
  • Soluzioni
    • SIP Trunk
    • Sicurezza dati e GDPR
    • Connettività ad alte prestazioni
    • Rete e networking
    • Soluzioni IT
    • Assistenza remota
  • Dema UC
    • Cos’è
    • Vantaggi
    • Come funziona
    • Per chi è pensato
    • Prova ora
    • Scarica Dema
  • Blog
  • Contattaci
    • I nostri contatti
    • Ricerca personale
  • Team Eis
    • Chi siamo
    • Il nostro team
  • Soluzioni
    • SIP Trunk
    • Sicurezza dati e GDPR
    • Connettività ad alte prestazioni
    • Rete e networking
    • Soluzioni IT
    • Assistenza remota
  • Dema UC
    • Cos’è
    • Vantaggi
    • Come funziona
    • Per chi è pensato
    • Prova ora
    • Scarica Dema
  • Blog
  • Contattaci
    • I nostri contatti
    • Ricerca personale

Gli incentivi per chi lavora in Smart Working

VoIP e Unified Communications

Il Covid-19 ha condotto molti Paesi, tra cui l’Italia, in una crisi economica forte e dalla quale non sarà facile uscire. Durante i mesi del lockdown, le imprese appartenenti a diversi settori hanno dovuto interrompere le attività per limitare la diffusione del contagio.

Alcune aziende, invece, sono state più fortunate. Hanno, infatti, potuto garantire continuità produttiva attraverso lo Smart Working in Italia. Se fino a pochi mesi fa lavorare in modalità smart working non era considerata una priorità, oggi lo scenario è completamente mutato. Andiamo a vedere quali sono state le iniziative e gli incentivi proposti dal Governo per favorire l’adozione del lavoro agile.

Gli incentivi per le aziende

Considerando che l’improvvisa emergenza ha colto impreparata l’Italia, le aziende hanno avuto poco tempo per prepararsi nella maniera adeguata allo smart working. Il Governo nazionale non ha posto veti alla possibilità per i dipendenti delle aziende private di lavorare utilizzando i propri device. Le aziende sono, dunque, state esentate dall’obbligo di investire risorse economiche importanti per permettere ai dipendenti di lavorare efficacemente da casa.

A livello centrale, lo Stato non ha ideato particolari incentivi per le aziende che adottano lo smart working. In tal senso, conviene dare uno sguardo alle iniziative introdotte dalle Regioni. La Regione Lazio ha istituito contributi a fondo perduto a vantaggio delle aziende che acquistano strumenti tecnologici necessari per svolgere efficacemente il lavoro in smart working. Rientrano nel contributo anche i servizi di consulenza e formazione, utili per organizzare al meglio le attività lavorative degli smart worker. Il contributo prevede una dotazione finanziaria variabile, a seconda del numero di dipendenti, da € 7.500,00 a € 22.500.

Un’altra regione che ha promosso iniziative interessanti sul fronte dello smart working è la Lombardia. Era facilmente prevedibile che la Regione italiana più colpita dal Covid-19 non rimanesse inerme dinnanzi alla possibilità di garantire sostegno alle aziende in difficoltà. Tra l’altro, dobbiamo considerare l’enorme peso esercitato dal tessuto economico lombardo sul PIL italiano, in particolare da una città come Milano, ritenuta la capitale economica dell’Italia.

La Lombardia ha messo a disposizione 4.500.000,00 euro, a vantaggio delle imprese iscritte alla Camera di Commercio di una provincia lombarda. Sarà possibile accedere all’iniziativa fino al 15 dicembre 2021. Le modalità per l’accesso al contributo sono sostanzialmente le stesse di quelle che abbiamo visto con la regione Lazio. La ripartizione dei fondi avviene, dunque, a seconda del tipo di operazione che si va a finanziare e del numero di dipendenti che lavorano all’interno dei confini delle Lombardia.

Gli incentivi per i lavoratori

Il Decreto 34/2020, noto anche come decreto Rilancio, ha stabilito all’articolo 90 la possibilità per i genitori che lavorano nel settore privato e che hanno almeno un figlio minore di 14 anni di svolgere la prestazione lavorativa in modalità smart working.

Questo incentivo è stato motivato dalle difficoltà logistiche derivate dalla chiusura anticipata delle scuole per l’anno scolastico 2019-2020. Lavorando da casa, per un genitore è sicuramente più facile prendersi cura dei propri figli, specie in un momento delicato come quello che tutto il Paese sta attraversando.

Anche per gli smart worker vi è l’opportunità di accedere al congedo parentale nel periodo compreso tra il 5 marzo ed il 31 luglio 2020. L’accesso al congedo parentale è garantito ai genitori che lavorano come dipendenti nel settore privato, con figli di età non superiore ai 12 anni e, in ogni caso, per un periodo massimo di 30 giorni, sia continuativo che frazionato.

Interessanti incentivi per gli smart worker, seppur indiretti, sono stati promossi dalle regioni Lazio e Lombardia. Si parla di incentivi indiretti in quanto è il datore di lavoro a beneficiare dell’accesso ai fondi. Non tutte le tipologie contrattuali, però, sono state incluse all’interno dei bandi regionali.

Ad esempio, la regione Lazio ha previsto gli incentivi per i dipendenti con contratto a tempo indeterminato o indeterminato, soci-lavoratori di cooperative e dipendenti con contratto di apprendistato. Escluse, quindi, alcune categorie, come i tirocinanti o i lavoratori assunti con contratto di somministrazione così come i collaboratori d’impresa, i titolari d’impresa, i componenti dei Consigli d’Amministrazione e i lavoratori in possesso di un contratto di lavoro intermittente. Discorso sostanzialmente identico per la regione Lombardia.

Queste iniziative sono molto interessanti in quanto potranno favorire una sperimentazione che in Italia sarebbe dovuta partire già da tempo ma che solo poche imprese, prima del Covid-19, avevano attuato. Inoltre, considerando che vige grande incertezza ma soprattutto difficoltà nell’ipotizzare la fine dell’emergenza, lo smart working sarà davvero fondamentale per evitare la perdita di posti di lavoro e assicurare il prosieguo dell’attività d’impresa.

Post navigation

PreviousPrevious post:Le nuove linee guida INAIL sullo smart workingNextNext post:Smart Working: il caso studio Unicredit

Forse ti potrebbe interessare anche

la sicurezza informatica
Come navigare in sicurezza su internet e proteggere i propri dati
3 Ottobre 2021
numerazione voip
La numerazione VOIP per le telefonate via internet
3 Settembre 2021
Ultimi post
  • la sicurezza informatica
    Come navigare in sicurezza su internet e proteggere i propri dati
    3 Ottobre 2021
  • numerazione voip
    La numerazione VOIP per le telefonate via internet
    3 Settembre 2021
  • processi di digitalizzazione delle aziende
    Processo di digitalizzazione delle aziende italiane: a che punto siamo?
    28 Marzo 2021
  • dipendente analizza il monitoraggio dei dati nell'ultimo periodo sullo smart working nella sua azienda
    Come procede lo Smart working in PA? I dati del monitoraggio
    3 Marzo 2021
Team EIS Srl
Sistemi per Comunicare.

Centralini VoIP, Sistemi di Comunicazione e Collaborazione in Cloud, Sicurezza Informatica, Connettività

Sede Legale: Largo Perlar, 12 – 37135 Verona
C.F. / P. IVA: 04219470236

  • Privacy Policy Cookie Policy

Find us on:

Facebook page opens in new windowTwitter page opens in new windowLinkedin page opens in new windowMail page opens in new window
Informazioni per il consumatore
  • Case study
  • Carta dei Servizi
  • Condizioni contrattuali
  • Misura Internet
  • DBU e Registro Opposizioni
  • Chi siamo
Cisco Selected Partner
© Team Eis S.r.l. Sistemi per comunicare | [email protected] | N° iscrizione ROC 26740 AGCOM Prot. Nr 0055689 | Data iscrizione ROC 21/10/2016